Cass. Pen., Sez. VI, n. 45100 del 6 dicembre 2021.
La Sesta Sezione penale della Corte di cassazione ha affermato che, affinchè possa dirsi applicabile il D. Lgs. 231/2001 alle società unipersonali a responsabilità limitata, occorre accertare se, in concreto, vi siano i presupposti per l’affermazione della responsabilità dell’ente; un accertamento che non è indissolubilmente legato solo a criteri quantitativi, cioè di dimensioni della impresa, di tipologia della struttura organizzativa della società, quanto, piuttosto, a criteri funzionali, fondati sulla impossibilità di distinguere un interesse dell’ente da quello della persona fisica che “lo governa” e, dunque, sulla impossibilità di configurare una colpevolezza normativa dell’ente – di fatto – inesigibile disgiunta da quella dell’unico socio.